La spiritualità è nella natura dell’uomo.
E’ una spinta insopprimibile verso l’Assoluto.
Noi cristiani, questo “Assoluto” lo chiamiamo Dio e Padre.
Egli si è rivelato al mondo in Gesù di Nazareth.
***
Il mondo oggi ha un urgente bisogno di spiritualità…
per trovare la strada e dare un nuovo senso alla vita,
e la forza di costruire il mondo su nuove fondamenta, oltre l’egoismo.
Ma che tipo di spiritualità occorre?
E cosa intendiamo con “mondo nuovo”?
Una premessa
Quando diciamo “spiritualità”, dobbiamo capire che parliamo di altra cosa del pullulare di pratiche religiose, considerate in se stesse. Queste sono uno strumento della spiritualità, ma non sono “la” spiritualità. Piuttosto questa è la “sorgente” da dove sgorga il fiume d’acqua che alimenta tutto il simbolismo con cui una religione… ogni religione, esprime il suo bisogno di Dio e il dialogo con lui. Ma questo vale anche per colui che non ha alcuna religione e si pone davanti al mondo con sincerità di cuore, ne vede la grandezza, si sente parte di qualcosa più grande di lui e sente la chiamata a custodire e tramandare ad altri ciò che ha ricevuto, e non solo a “consumare” ciò che ha ricevuto (i beni materiali, culturali, spirituali, il dono del tempo, ecc.). In tal senso la spiritualità sta alle pratiche religiose e di pietà come l’anima sta al fare. Il fare esprime l’anima di una persona. E l’anima ispira il fare”.
La spiritualità come fatto umano.
La spiritualità è anzitutto un fatto umano. Appartiene alla sua natura. Essa coincide con il riconoscimento di quella spinta innata ad autosuperarsi, o autotrascendersi, e di tendere verso l’assoluto. Quando l’essere umano riconosce questa spinta, egli è anche spinto a “definirsi” di fronte ad essa. A partire da quella spinta egli matura una “visione del mondo” e matura uno stile di vita che mira a realizzare tale visione. Allo stesso modo, nel rispetto del credo di ciascuna persona e cultura, egli promuove con a la sua vita la coscienza che un mondo migliore è possibile, ed entra in relazione con tutto ciò che vi è di positivo e di “generativo” in ogni persona e cultura, per favorire lo sviluppo di una coscienza collettiva della spiritualità umana.
La spiritualità cristiana.
La spiritualità cristiana assume in toto quella umana e la eleva. L’Assoluto del cristiano è Cristo. “Io sono la luce del mondo”, dice Gesù, “Io sono la via, la verità e la vita”. La spiritualità cristiana nasce in Cristo e in lui si compie. Chi vive questa spiritualità “definisce” se stesso, assumendo uno stile di vita coerente con lo spirito delle beatitudini, col comandamento dell’amore e promuove l’avvento del Regno di Dio e dei suoi valori: “pace, giustizia e gioia nello Spirito” (Rom 14,17). Per il cristiano, quindi, promuovere un mondo migliore significa promuovere il Regno di Dio e la sovranità di Cristo, perché tutti siano salvati e condotti alla piena e definitiva comunione con Dio. Per questa comunione, in Dio e tra gli uomini, vissuta in Cristo e in suo nome, la spiritualità cristiana è una “spiritualità di comunione”, o, se vogliamo, una spiritualità del Regno.
2 Comments
Come è vero e bello quanto scrivi don Enzo!
Quando una persona incontra Cristo e si lascia abitare dallo Spirito tutta la sua vita cambia e, come dici, si sente spinta da una energia interirore che la porta a fare di tutto per collaborare alla costruzione di un mondo migliore. Del Regno, appunto!
Ciao!
nell’intimo di ogni creatura,non è sempre cosi facile come sembra quanto si legge LA GRAZIA questo grande mistero opera …..Grazie di quanto ci ha comunicato e CHIEDO ALLO SPIRITO CHE OPERI IN TUTTI