Leggi il racconto della discesa dello Spirito Santo, qui: At 2,1-11
Leggi il vangelo, qui: Gv 20, 19-23
La Pentecoste celebra la discesa dello Spirito Santo e la consacrazione della Chiesa e della sua missione universale. Insieme alla Pasqua, è senza ombra di dubbio l’evento più importante della nostra vita.
Possiamo considerare la Pentecoste come il 1° giorno di primavera dell’anno liturgico. In verità, essa è l’inizio di una nuova primavera per l’intera storia della chiesa.
Lo Spirito aleggiava sulle acque prima della creazione e fu la forza stessa con cui Dio creò tutto ciò che esiste. Fu la colonna di fuoco che guidò Israele nel deserto, la voce interiore dei profeti che annunciavano la venuta del Messia e invitavano il popolo alla conversione.
Lo Spirito Santo è l’alito di Dio che soffia sulla Chiesa santificandola con ogni nuovo nato nel battesimo, è l’energia divina nascosta nei sacramenti e nei testi sacri. Egli è la presenza di Dio dentro di noi, talmente intimo da essere, come dice S. Agostino, più intimo a noi di noi stessi. È la medicina che placa e guarisce i cuori rancorosi e risentiti. È la nostra pace.
Egli è colui che consacra l’Eucaristia. È l’energia divina che consacra e santifica le mani dei sacerdoti perché possano benedire, riconciliare, consacrare. È la forza è l’entusiasmo della missione della Chiesa, del felice annuncio del vangelo. È il vento che rassicura i naviganti che salpano verso i lidi ancora inesplorati della vita e la luce che guida il cammino dei viandanti verso mete più alte dell’esistenza.
Egli è colui che ci rende Chiesa ed è la sostanza della fraternità e della comunione tra credenti.
La Pentecoste non è mai finita. È un evento in perenne attuazione.
Lasciarci inondare da questa sua costante effusione significa essere liberi, rinnovati e rinascere a vita nuova nella Chiesa e come Chiesa, per essere più fedeli al Signore Gesù, più coraggiosi nella testimonianza, più missionaria nel nostro slancio verso il mondo.
Lasciamoci trasformare interiormente dalla venuta dello Spirito di Dio per divenire strumenti della santificazione del mondo.
Nessun commento pubblicato