Nel cuore dell’Avvento, tempo di attesa e di preparazione, tempo che è simbolo dell’intera esistenza vissuta nell’attesa operosa dell’ultima venuta di Gesù, ci è dato di contemplare la figura di Maria a partire dal dono della sua Immacolata Concezione.
Immacolata, cioè pulita, bella, pura, trasparente, cristallina, senza macchia. Se guardiamo a un paesaggio naturale restiamo senza fiato da quanta bellezza con cui Dio abbia potuto disegnarla. Una bellezza indescrivibile. Ma il mondo, in realtà, è fin troppo deturpato e selvaggiamente strappato della sua bellezza, fino a sembrare, in troppi luoghi, una scena tratta dal peggiore incubo.
Non è solo il creato ad essere deturpato. Sono i nostri cuori, le relazioni umane, tante coscienze ad essere macchiate. E se c’è una cosa che la vita ci insegna è che sempre, l’abbruttimento dell’anima si esprime sempre, in qualche modo, sul volto umano; attraverso lo sguardo oppure attraverso un una decadenza fisica del volto stesso. Non c’è nulla che noi portiamo dentro che non trapeli, in qualche modo, all’esterno.
Abbiamo bisogno di cuori puliti, di un mondo che torni a riflettere la bellezza immacolata di Dio, di relazioni belle e trasparenti. Ma abbiamo bisogno di una profonda purificazione interiore e di un cambiamento radicale di vita. Il Vangelo è la via da seguire.
Maria è un meraviglioso specchio che riflette, senza alcuna deformazione, la piena bellezza di Dio e riflette allo stesso tempo la bellezza incontaminata di quella che doveva essere l’umanità se non avesse commesso il peccato originale.
A noi è data la vocazione compiere il cammino dell’Avvento e liberare, attraverso il dono delle fede, la potenza Cristo affinché siano ripuliti il mondo e le nostre anime da ogni sporcizia, materiale e spirituale. In questo modo noi prepariamo l’ultima venuta di Cristo, quando questo cielo e questa terra saranno compiuti e il Regno di Dio splenderà in tutta la sua gloria. Maria ci accompagni, ci protegga e ci illumini in questo cammino.
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