Forse il più grande male di cui soffre
il cristianesimo contemporaneo
sta nel fatto che molti hanno creduto
possibile essere cristiani senza la croce.
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Sta nell’aver creduto di poter scegliere
alcuni insegnamenti del Vangelo
come perle di saggezza per la vita,
e nell’invocare Gesù come liberatore,
ma senza la croce.
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Gesù… sì; la croce… no.
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Influenzati dalla prepotenza
della cultura materialista,
edonista e consumista,
abbiamo creduto
di poter far convivere
Dio e Mammona,
la fede in Cristo
e stili di vita non ispirati
al vangelo e ai suoi valori.
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Un cristianesimo senza la croce
è un cristianesimo senza Cristo.
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Perché chi cerca Cristo lo incontra,
Risorto, ma nelle mani porta ancora
i segni delle ferite dei chiodi
coi quali fu appeso alla croce.
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Chi cerca Cristo,
oggi e sempre,
lo trova ancora crocifisso
nella carne trafitta
di milioni di uomini e donne
che non conoscono ancora la pace.
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Chi cerca Cristo
deve guardare verso la Croce.
È lì che Lui che lo si troverà,
fino alla conclusione di questo mondo.
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(E.C)
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2 Comments
vero.
Tutta l’umanità è chiamata alla santità, ma purtroppo tanti credono che le sofferenze della croce fanno parte solo del passato, vissuti nella passione e dopo la gloriosa risurrezione del nostro Signore Gesù Cristo, ma invece sono presenti anche ai nostri giorni; E per essere veri discepoli e figli di Dio dobbiamo saper accettare e amare la nostra croce, dobbiamo abbracciare e ringraziare ogni Santo giorno Gesù di averci dato la grazia di una croce grande o piccola che sia, si dobbiamo lodarlo e ringraziarlo in eterno di averci dato la strada più tortuosa e stretta, mentre un appello per tutti è quello di abbandonare la strada larga e facile, perchè è una strada ingannevole, si perchè dopo le bellezze, le richezze della vita, la vita facile su questa terra, si presenta il buio eterno. Dobbiamo inanzitutto capire che le lacrime le sofferenze su questa terra, vissute nella fede in Cristo saranno la nostra Santificazione che ci condurrà alla vita eterna.