La vocazione cristiana nelle immagini bibliche della festa dell’Assunzione

“Ogni cosa della vita di Maria è una continuo capolavoro di Dio”

Riflessione sulle letture della Solennità dell’Assunzione di Maria al cielo (15 agosto)

Ascolta il vangelo in formato audio qui: Lc 1,39-56

Ogni cosa della vita di Maria è una continuo capolavoro di Dio, tanto che solo lei può cantare in modo indefettibile la sua lode all’Eterno. Il Magnificat è il canto per eccellenza, quello in cui Maria eleva la sua lode immacolata a Dio, celebra la libertà di chi appartiene a lui e l’opera di riscatto dei derelitti di ogni epoca, in Cristo Gesù.

Il canto è preceduto, nella prima lettura, dal racconto del drammatico scontro fra il drago e la donna incinta. La Tradizione ha da sempre identificato questa donna sia in Maria, che partorisce Gesù, sia nella Chiesa che nel battesimo genera alla vita eterna nuovi figli di Dio tra le prove del mondo.

Nel racconto, bisogna prestare attenzione ai segni: il cielo, aperto, non chiuso; il Tempio celeste, aperto anch’esso; l’arca, simbolo dell’alleanza tra Dio e il suo popolo.  

Sono segni che ci rivelano che, tra i ruggiti del male che imperversa nel mondo, e che riecheggia nel grido di dolore di milioni di uomini, donne e bambini che muoiono di malattie, guerre e fame, Dio è silenziosamente all’opera e che il cielo è una realtà che nasce dentro di noi, aperto all’azione di Dio.  

La donna è vestita di sole e incoronata di stelle. È portatrice di luce. In latino colui che porta luce è indicato con l’aggettivo “luci-fer”, “lucifero”, il cui significato è: “luminoso, che porta la luce, che illumina”. In un mondo dove pochi posseggnono quasi tutti i beni della terra e credono di essere la luce del mondo, questa donna, più di Lucifero e di chiunque crede di splendere di una gloria propria, è colei “che dà… alla luce, cioè che fa nascere, che partorisce”. La luce che questa donna porta al mondo è quel bambino che nasce dal suo grembo. Infatti, la luce del mondo viene dal grembo di Maria.

Sono immagini di grande eloquenza, anche nel nostro tempo e che parlano a ciascuno di noi.

Contemplando il mistero dell’assunzione di Maria, ci viene data la forza di riscoprire la nostra vocazione originaria di essere portatori di luce, di affrontare nella fede le prove nostro tempo, vincere i sentimenti di incertezza e di paura che salgono come ruggiti dai nostri abissi interiori, di cantare il nostro Magnificat con Maria e con la Chiesa ed essere una Chiesa che genera alla vita spirituale nuovi figli che vengono al mondo e di farne un popolo di Dio.   

Maria sia la nostra compagna di viaggio in questo grande pellegrinaggio.

Recommended Posts

Nessun commento pubblicato


Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *