Ogni parola ha il suo peso. Siate sempre gentili

Se un mattone ti cade su un piede, si spezzerà qualcosa nel piede.
Se un granello di sabbia ti entra nell’occhio, darà un gran fastidio.

Così, ogni parola che pronunciamo, con qualsiasi intenzione,
anche la migliore, ha sempre un peso. Non esistono, mai, parole
“dette tanto per dire”.

Come non esiste un granello di sabbia che, entrando nell’occhio,
provochi piacere.

È un atto dovuto fare almeno il tentativo di capire il momento
che vive la persona che ti sta di fronte. Ognuno ha la sua dignità
e vive i suoi alti e bassi.

Usiamo rispetto, sempre. Pesiamo le parole, controlliamo i toni,
siamo gentili, non offendiamo.

Non diamo nulla per scontato né di ciò che diciamo né di come
l’altro debba ricevere le nostre parole. Questo non sta a noi deciderlo.

L’unica pretesa che possiamo avere nei riguardi dell’altro
è che ci rispetti. Ma non possiamo obbligarlo a farlo.
Se il rispetto viene negato, voltiamoci e andiamo via.

Ci saranno momenti in cui dovremo alzare i toni e usare parole forti.
In tutti gli altri casi, facciamo che le nostre parole siano causa di sorriso
negli altri, e non un un mattone su un piede o la sabbia negli occhi.

E se ci accorgiamo che abbiamo combinato un disastro
a causa delle nostra leggerezza, usiamola quella parola,
che sana e pacifica: “scusami, perdonami, non volevo…”.

E quando abbiamo chiesto scusa, facciamo silenzio.
Non diciamo più nulla. Non continuiamo con le parole:
“Si ma io…”. Altrimenti quelle scuse non varranno nulla.

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