“Nulla è possibile senza lo Spirito di Dio. Non vi alcuno Spirito senza Gesù Cristo“
Riflessione sulla Domenica di Pentecoste
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Anche dopo la risurrezione di Gesù, gli apostoli e gli altri discepoli ebbero sempre difficoltà a comprendere il senso vero dei gesti e delle parole di Gesù. L’incontro con il risorto aveva cominciato, piano piano, a cambiare la loro vita, ma restavano ancora molte insicurezze e paure sul destino che li aspettava. Era come se in loro vi fosse un blocco interiore che li teneva imprigionati e incapaci di sentire le cose nella profondità del loro mistero.
A Pentecoste, lo Spirito Santo scioglie per sempre questo blocco interiore. Egli, la Terza Persona della Divina Trinità, irrompe – come vento e come fuoco – e prende dimora nell’intimo di color che sono presenti in quella stanza. Vento, simbolo della forza di Dio, invisibile, eppure potente. Fuoco, simbolo dell’Amore di Dio che scalda i cuori tiepidi e incenerisce il male; simbolo anche di passione, quella passione con cui da questo momento inizia la missione universale della Chiesa.
Lo Spirito per la Chiesa è tutto. Senza lo Spirito Santo Cristo non sarebbe mai risorto, la Chiesa sarebbe solo un’aggregazione, la fede solo una idea della mente, la comunione tra i fedeli sarebbe solo un mero cameratismo tra tesserati alla stessa associazione.
In un mondo dove, anche in nazioni di antica tradizione cristiana, le persone non sanno fare più neanche il segno della croce, dove la fede si è trasformata in una vaga credenza in qualcosa di fumoso, senza contorni, senza impegni, senza sostanza e senza verità e dove persone con altre fedi arrivano da lontano con il chiaro intento di sostituire la loro fede a quella cristiana, è lo Spirito che conferisce il potere di annunciare il Vangelo con la forza stessa di Dio, sbloccando qualunque nodo ci sia dentro di noi, dissipando ogni paura e generando coraggio.
È lo Spirito Santo che ci insegna che la vita cristiana non è solo credere, ma sperare con la forza della fede e amare con la forza della fede e della speranza per diffondere nel mondo il Regno.
La Pentecoste è la pienezza dell’esperienza della Pasqua che esplode in ognuno che ha creduto nel Risorto. Nasce la gioia. Scompaiono tristezza, insicurezza, paure, depressione. Vi è la voglia di afferrare il mondo e di riversare su di esso un amore che non siamo in gradi di contenere. Non è più solo un incontro con Gesù Risorto: è la sua risurrezione che avviene dentro di noi. Ed è l’inizio di qualcosa di immensamente affascinante e nuovo.
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